Mercoledì 26 ottobre alle ore 20.30 prosegue, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, la rassegna cinematografica Paesaggi che cambiano, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curata da Simonetta Zanon. Dal pianeta degli umani è il titolo scelto per questo nuovo ciclo di proiezioni, in programma fra ottobre e dicembre 2022, che propone un ricco calendario di sei date e otto film, che sono raccontati da registi, interpreti e addetti ai lavori.
Mercoledì 26 ottobre saranno proposte due proiezioni in collaborazione con Trento Film Festival: Alpinestate di Michele Trentini (Italia, 2022, 30’), sostenuto da CAI Gruppo Terre Alte (Comitato Scientifico Centrale), e Cordiali saluti dall’Antropocene di Lucas Ackermann (Svizzera, 2021, 14’), due film che mettono al centro dell’attenzione il nostro rapporto con la natura e il paesaggio.
Interverranno Rosanna Stedile (Trento Film Festival), Michele Trentini (regista), Mauro Varotto (Università di Padova, CAI Gruppo Terre Alte Comitato Scientifico Centrale).
Alpinestate
La pandemia ha mutato il nostro rapporto con il paesaggio, ne abbiamo avuto nostalgia, lo abbiamo riscoperto e vissuto soprattutto durante il tempo estivo. Attraverso una serie di “inquadrature-visioni” il film rappresenta un invito a cogliere la meraviglia e la complessità in alcuni paesaggi alpini della contemporaneità, riflettendo sulla nostra relazione spesso “mediata” o “artefatta” con la natura.
Cordiali saluti dall’Antropocene
Premio Antropocene MUSE al Trento Film Festival 2022.
Quattro giovani esplorano, contemplano e, in forma di lettera, dicono addio a luoghi della natura che significano molto per loro. Foreste, montagne, ghiacciai e laghi di una bellezza travolgente si susseguono, come cartoline che tentano vanamente di fissare questi paesaggi, nei quali civiltà e natura si incontrano e i confini si confondono, presto destinati a cambiare a causa dei disastri climatici di cui questa generazione sarà inevitabilmente testimone.
Auditorium spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.
Ingresso 5 euro. Prevendita: Fondazione Benetton, da lun a ven ore 9–13, 14–17.
Gli altri film in programma
mercoledì 9 novembre 2022
Ha futura memoria
di Giovanni De Roia (Italia, 2022, 34’)
Protagonista è un’opera ambientale dell’artista Matteo Attruia commissionata dalla Conceria Presot per celebrare i novant’anni di attività attraverso una grande scritta che galleggia sul lago che alimenta la piccola centrale idroelettrica della conceria e che, attraverso il sottile gioco linguistico generato da un refuso, veicola un messaggio che rimanda al rapporto inscindibile tra passato, presente e futuro.
L’opera di Attruia è un grande oggetto polisemico, un omaggio al portato culturale di un mestiere che si trasmette e si rigenera dal giorno in cui la conceria lavorò la sua prima pelle. La Conceria Presot ha una lunga storia: dal 1932 concia al vegetale cuoio naturale, nel 1954 fornisce il cuoio per gli scarponi degli alpinisti della spedizione italiana al K2 e oggi lavora per i più importanti marchi della moda.
Il documentario osserva senza intrusioni il processo produttivo dell’opera, dalla fase ideativa, attraverso la sua ingegnerizzazione e realizzazione, fino alla messa a dimora il primo marzo 2022; parallelamente, l’obiettivo scruta il rito quotidiano e sostanzialmente inalterato nel tempo della sequenza delle lavorazioni artigiane che conducono alla produzione del pregiato cuoio.
Corrispondenze/Corrispondences
di Marco Zuin e Alessandro Padovani (Italia, 2022, 6’)
Un uomo cammina tra le rovine di una fabbrica abbandonata, con un clarinetto in mano. L’uomo suona qualche nota, poi si ferma, in attesa. Nel silenzio, gli risponde un suono.
Il cortometraggio, che si avvale delle musiche originali di Oreste Sabadin, è stato prodotto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche in occasione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2022 dedicate al tema Abbandoni. Il paesaggio e la pienezza del vuoto.
Interverranno l’imprenditrice Eugenia Presot e i registi Giovanni De Roia e Marco Zuin.
martedì 15 novembre 2022
serata in collaborazione con Sole Luna Doc Film Festival
Arica di Lars Edman e Johansson Kalén (Svezia, Cile, Belgio, Norvegia, Regno Unito, 2020, 97’).
Nel 1984 la società mineraria svedese Boliden fece spedire dei rifiuti tossici in Cile, dove avrebbero dovuto essere trattati correttamente. In realtà, una parte dei rifiuti fu scaricata alla periferia della città desertica di Arica. Le conseguenze furono gravi: negli anni successivi, i residenti svilupparono il cancro e molti bambini nacquero con difetti alla nascita.
Lars Edman è nato in Cile ed è cresciuto nel villaggio svedese di Boliden, dove era stata fondata la compagnia mineraria. Il film del 2009 Toxic Playground, in cui lui e il co-regista William Johansson Kalén hanno attirato per la prima volta l’attenzione sul disastro, diede il via a una causa contro Boliden. Questa vicenda è al centro di Arica, che ritorna anche su alcune figure al centro del film precedente: Yoselyn, allora ragazzina, che ha dato al suo primo figlio il nome dei registi; Rolf Svedberg, che in qualità di ex responsabile delle questioni ambientali di Boliden è stato in parte responsabile anche della spedizione dei rifiuti tossici, e che in precedenza ha viaggiato con i registi ad Arica per affrontare le conseguenze di quella decisione, trovandosi ora in una situazione difficile perché la Boliden vuole che testimoni a suo favore, ma anche lui appare in spezzoni di Toxic Playground, che i querelanti presentano come prova contro l’azienda.
Interverrà Chiara Andrich, direttrice artistica del Sole Luna Doc Film Festival.
mercoledì 23 novembre 2022
Dal pianeta degli umani
di Giovanni Cioni (Italia, 2021, 83’)
Un sopralluogo nel silenzio della frontiera di Ventimiglia, tra Italia e Francia, una frontiera di cui non si parla più, con migliaia di migranti bloccati, diventa una fiaba fantastica, narrata da un coro di rane, in cui uno scienziato sperimenta una cura di ringiovanimento con testicoli di scimmie. Il dottor Voronoff è realmente esistito, negli anni 1920 la sua fama fu planetaria. Poi l’oblio, come se non fosse mai esistito. La sua villa sta lì, sopra la frontiera. Le gabbie delle scimmie sono lì, nel silenzio. In questo silenzio i migranti non esistono – non possono esistere nella vacanza permanente della splendida riviera sul Mediterraneo.
Interviene il regista Giovanni Cioni.
extra rassegna
mercoledì 7 dicembre 2022
Il mondo di Riccardo
di Daniele Frison (Italia, 2021, 78’)
Il ritratto di una personalità, ricca e poliedrica, che ha unito in sé doti di grande umanità, il rigore morale del magistrato e l’amore per la bellezza del fotografo. Un viaggio nelle atmosfere della prima metà del Novecento ricche di fermenti creativi, ma anche di immensi drammi. Domenico Riccardo Peretti Griva (Coassolo Torinese 1882 – Torino 1962), magistrato e fotografo di fama internazionale, antifascista, difensore dei diritti civili e convinto europeista, è raccontato dalla nipote Giovanna Galante Garrone, da magistrati, storici del diritto e della fotografia che lo hanno conosciuto e studiato. Un percorso nel suo immaginario attraverso le numerosissime fotografie che realizzò, dai primi del Novecento agli anni cinquanta, partendo dalle sue montagne per arrivare fino alla Cina.
Interverranno il regista Daniele Frison e il fotografo Corrado Piccoli, autore, insieme ad Arcangelo Piai, delle fotografie al centro della mostra Rive / Piere / Casère. E il popolo delle colline, aperta fino al 18 dicembre negli spazi Bomben.