Scritti in un arco di tempo di quasi quarant’anni, tra il 1966 e il 2003, i testi che compongono questa raccolta spaziano dal cinema al teatro e dalla letteratura alle arti figurative. Penna tra le più importanti e note nei dibattiti internazionali contemporanei, Handke si conferma in queste pagine un critico profondo della società e delle sue manifestazioni artistiche e culturali, uno scrittore dotato di uno stile potente e originale che, anche nella produzione saggistica, riesce a rapire il lettore grazie alle sue immagini evocative.
«Dalla letteratura mi aspetto la distruzione di tutte le visioni del mondo che appaiono come tali. E poiché ho capito di aver cambiato me stesso grazie alla letteratura, e che solo con la letteratura ho potuto vivere in modo più consapevole, sono anche convinto di poter cambiare gli altri con la mia letteratura. Kleist, Flaubert, Dostoevskij, Kafka, Faulkner, Robbe-Grillet hanno cambiato la mia consapevolezza del mondo.»
Peter Handke è un romanziere, drammaturgo e poeta austriaco.
Voce tra le più autorevoli in ambito letterario e culturale a livello mondiale, nel 2019 ha ricevuto il Premio Nobel «per l’influente opera che con inventiva linguistica ha esplorato la periferia e le specificità dell’esperienza umana». Tra le sue opere più note al pubblico italiano ricordiamo: Prima del calcio di rigore (2019); La donna mancina (2020); Insulti al pubblico e altre pièces vocali (2020).
L’11 novembre in libreria
Ufficio Stampa Meltemi
www.meltemieditore.it
Clarissa Greta Gibella
ufficiostampa@meltemieditore.it