Mercoledì 8 marzo alle ore 20.30 riprende, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, la rassegna cinematografica Paesaggi che cambiano, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curata da Simonetta Zanon.
Tra marzo e maggio sono in programma, sotto il titolo Se continua così, cinque proiezioni e un incontro pubblico dedicati al cinema di fantascienza e alla sua capacità di raccontare un futuro distopico, ma purtroppo oggi più che mai drammaticamente reale, per il nostro pianeta, e di stimolare riflessioni sull’impatto dell’azione dell’uomo sulla Terra.
Spiega la curatrice Simonetta Zanon: «Con la nostra rassegna cinematografica Paesaggi che cambiano ci rivolgiamo questa volta a quel cinema di fantascienza che, immaginando il futuro, ci rimbalza immediatamente nel presente e ci fa riflettere sul mondo che abbiamo costruito e che presenta tratti sempre più vicini alle visioni fantascientifiche; un mondo nel quale sperimentiamo tutti, ogni giorno, cosa significa vivere nell’Antropocene, in una condizione ecologica giunta al collasso.
Aldilà dei giudizi facili (ma fuorvianti) che si potrebbero dare sulla correttezza scientifica della rappresentazione e drammatizzazione del “genere” fantascienza, indiscutibilmente le visioni e le metafore apocalittiche, nella letteratura e nel cinema, hanno contribuito – e contribuiscono – in modo rilevante al discorso ambientalista ed ecologista, e alla discussione sulla crisi planetaria e la sua accelerazione. Racconti e narrazioni distopiche in realtà parlano di noi, del nostro rapporto con la natura e delle nostre paure, e infatti catturano l’attenzione di un pubblico molto largo, ben più di quanto ancora oggi non riescano a fare report, proiezioni, grafici e, in generale, tutta la comunicazione scientifica.
La scommessa riguarda ora il contributo che questo genere può dare anche per richiamarci alla nostra responsabilità di individui e comunità, per suggerire un’inversione di rotta che forse è ancora possibile e che riguarda tutti quelli che credono ancora che la Terra possa essere un luogo di coesistenza, di conoscenza e rispetto per la natura, e non più il luogo del suo sfruttamento indiscriminato e del dominio su tutti i viventi da parte di un’unica specie».
Si inizia mercoledì 8 marzo alle ore 20.30 con la proiezione del film L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel (1956, USA, 80’), proposta in collaborazione con Cineforum Labirinto.
Introduce Livio Meo, presidente di Cineforum Labirinto.
Come tradizione della rassegna, la serata di apertura è a ingresso libero.
Il dottor Miles Bennell scopre che la città dove vive è stata invasa da enormi baccelli di provenienza extraterrestre che si insinuano nel corpo umano durante il sonno originando dei duplicati alieni incapaci di provare qualsiasi emozione, che conquisteranno la Terra. Come è possibile riconoscere i cloni privi di emozioni e fermare l’invasione? Da un romanzo giudicato mediocre, Siegel ha realizzato un film straordinario nel quale, senza effetti speciali, riesce a creare un’atmosfera molto opprimente e un’autentica suspense, basandosi soprattutto sul contrasto fra il medico, via via sempre più paranoico, e l’indifferenza che domina nella sua città.
Auditorium spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.
Serata inaugurale e incontro pubblico del 22 marzo a ingresso libero. Per le altre proiezioni, ingresso unico 5 euro.
Prevendita: Fondazione Benetton, dal lunedì al venerdì, ore 9–13, 14–17.
Gli altri appuntamenti in programma
mercoledì 22 marzo 2023 ore 18
Se continua così
Incontro con Mauro Gervasini, critico cinematografico, docente di Generi cinematografici, direttore editoriale della rivista «FilmTV», in occasione dell’uscita del suo libro Se continua così. Cinema e fantascienza distopica (Mimesis, 2022)
Da Metropolis di Fritz Lang alle saghe di Blade Runner e Mad Max in tutte le loro derivazioni, fino a Matrix e al cyberpunk, un’analisi del cinema di fantascienza che più è riuscito a trasformare in immaginario la visione di un futuro peggiore del presente. In costante confronto e dialogo con i maggiori autori letterari del filone (Jack London, George Orwell, Philip K. Dick, William Gibson e altri), un viaggio attraverso l’evoluzione del genere forse più contemporaneo, come dimostra la narrazione distopica del regista ucraino Valentyn Vasyanovych nel suo film Atlantis (2019). Suddiviso per argomenti, il testo considera paure collettive quali la minaccia nucleare, le epidemie, la tecnofobia e la catastrofe ambientale che i film, nel corso di quasi un secolo, hanno saputo elaborare e raccontare. Un’apposita appendice è riservata alle distopie dello scrittore Valerio Evangelisti, al quale il libro è dedicato.
ore 20.30 proiezione
I figli degli uomini
di Alfonso Cuarón (Gran Bretagna-USA, 2006, 114’)
Nel 2027 l’umanità fronteggia il pericolo reale della propria estinzione. Da svariati anni non nascono più bambini e la scienza non riesce a risolvere questo problema. In una Londra ingrigita dal preannunciato collasso, infestata da violente frange nazionaliste, dove i confini degli stati vengono chiusi e tutti gli immigrati trattati alla stregua dei criminali, Theo Faron, un tempo attivista politico, ormai rassegnato alla fine della specie umana, viene coinvolto dall’ex moglie Julian, leader di un gruppo terroristico che si batte per i diritti degli immigrati, per proteggere e portare in salvo la giovane profuga Kee, rimasta miracolosamente incinta.
Introduce Mauro Gervasini.
mercoledì 5 aprile 2023 ore 20.30
Little Joe
di Jessica Hausner (Austria, 2019, 102’)
Alice, madre single ed esperta di genetica vegetale, impiegata in un’azienda che si occupa dello sviluppo di nuove specie di piante, ha progettato un tipo di fiore molto particolare, dal colore rosso vermiglio, non solo bello da vedere, ma dotato anche di un interessante valore terapeutico; infatti, a una temperatura ideale, se la si nutre correttamente e le si parla regolarmente, la pianta è in grado di donare felicità al suo proprietario.
Trasgredendo alle regole aziendali, Alice regala uno di questi fiori a suo figlio Joe ma, mentre la pianta cresce, le sorgono forti dubbi sulla sua creazione che forse non è così innocua come credeva.
Introduce Paola Brunetta, critica cinematografica.
mercoledì 19 aprile 2023 ore 20.30
E venne il giorno
di M. Night Shyalaman (USA, 2008, 91’)
In un giorno come tanti, senza nessun preavviso e in pochi minuti, in molte città americane si moltiplicano strane e inquietanti morti. Dopo l’iniziale sgomento collettivo, il governo indaga sulle cause di questi avvenimenti scioccanti e angoscianti: c’è chi teme un attacco terroristico con una nuova, micidiale, arma chimica, chi un esperimento andato male e la conseguente diffusione di un virus letale. Elliot Moore, professore di scienze in un liceo di Philadelphia, in fuga con la moglie e altre persone, cerca rifugio tra le fattorie della Pennsylvania, convinto di sfuggire agli spaventosi attacchi che però si fanno sempre più violenti mentre prende forma l’ipotesi spiazzante di una tossina prodotta dalle piante per difendere l’ambiente da chi lo sta distruggendo.
Introduce Marco Zuin, regista.
mercoledì 3 maggio 2023 ore 20.30
Annientamento
di Alex Garland (USA, 2018, 115)
Lena, biologa ed ex soldatessa, prende parte a una missione di sole donne per scoprire cosa è successo a suo marito all’interno dell’Area X, una zona caratterizzata da un fenomeno sinistro e misterioso che si sta espandendo lungo la costa americana. Una volta all’interno, le cinque scienziate si imbattono in una sorprendente mutazione della flora e della fauna locale e vengono a conoscenza di una testimonianza sconvolgente, prima di notare che loro stesse stanno iniziando a mutare. Per scoprire il mistero che si cela dietro all’Area X, Lena potrà contare solo sulle sue forze e dovrà spingersi dove nessuno è mai riuscito ad arrivare.
Introduce Elena Antoniolli, dottoranda di ricerca in Architettura del paesaggio, Università di Firenze.