La magia Renoir al Teatro Verdi a Padova

Il Renoir del momento del “nuovo Classicismo”, protagonista della grandiosa mostra di Palazzo Roverella a Rovigo, promossa dalla Fondazione Cariparo in collaborazione con il Comune di Rovigo, sarà protagonista anche al Verdi di Padova, la sera di sabato 29 aprile 2023, con inizio alle ore 20.45, in un imperdibile racconto-spettacolo dal titolo “Renoir: la ricerca della bellezza”.

Lo spettacolo sarà a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.teatrostabileveneto.it . Le prenotazioni saranno aperte a partire da lunedì 24 aprile.

Nel corso della speciale serata al Verdi, promossa – come la mostra – dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ad essere ripercorsa con parole, immagini e musica, sarà la fase matura del grande artista francese. Quando, presa distanza dall’Impressionismo, decide di percorrere il Grand Tour d’Italia per approfondire la conoscenza dei maestri dell’arte italiana e trarne ispirazione per la sua nuova produzione artistica.

Paolo Bolpagni, curatore della mostra “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo”, attualmente in corso al Roverella, e ideatore dello spettacolo, racconterà Renoir nel suo pellegrinaggio italiano.

Le tappe principali (Venezia, Roma, Napoli, Palermo) rivivranno nel vivido racconto di Bolpagni e nelle immagini dei dipinti dell’artista francese, e saranno scandite da brani tratti dalle lettere che Renoir indirizzò da alcune di queste città ad amici e galleristi francesi.

A dare voce all’artista sarà Vasco Mirandola, attore e poeta vicentino.

La suggestione sarà amplificata grazie a una vera e propria immersione nella musica del momento, con l’esecuzione di brani scelti dalle composizioni di Claude Debussy, che la pianista Beatrice Barison eseguirà nello spettacolo.

Paolo Bolpagni racconta il ritorno al classicismo di Renoir, fino al nuovo equilibrio della sua pittura, trovato alla fine degli anni Ottanta dell’Ottocento. Poi l’arrivo della malattia, il conforto degli affetti familiari, e, infine, il trasferimento in Costa Azzurra.

«Dipingere fiori riposa il mio cervello. Non mi costa lo stesso sforzo intellettuale di quando ho davanti una modella. Quando dipingo fiori, pongo sulla tela toni di colore, sperimento audaci valori, senza preoccuparmi di sprecare una tela. Con una figura umana non oserei tanto, per il timore di rovinare tutto. E l’insegnamento che traggo da questi esperimenti torna a profitto delle mie opere», annota l’artista.

Che, colloquiando con Matisse, alla domanda sul perché continui a lavorare nonostante la sofferenza fisica, risponde sottolineando che «il dolore passa, ma la bellezza resta». Come ampiamente testimonia la mostra che si può ammirare sino al 25 giugno a Palazzo Roverella a Rovigo.

Info: www.palazzoroverella.com tel 0425460093

Fondazione Cariparo

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referente Simone Raddi

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