Terre di Ger, cantina aperta per il Giro d’Italia 2023

Terre di Ger si veste di rosa e celebra il Giro d’Italia 2023 aprendo le porte della cantina di Frattina di Pravisdomini (Pordenone) mercoledì (24/05), in occasione dell’arrivo della carovana a Caorle, e giovedì (25/05), giorno della partenza dei ciclisti da Oderzo.

«In questi due giorni esponiamo la Maglia Rosa di Jai Hindley vinta l’anno scorso – spiega Robert Spinazzè, titolare di Terre di Ger – insieme a tutte le bottiglie dedicate al Giro d’Italia e mettiamo in degustazione i vini con l’etichetta dedicata all’azienda Bora Cooking Systems e al team ciclistico Bora-Hansgrohe. Il Giro si trova proprio a cavallo fra Terre di Ger e la Spinazzè e quindi ci sembra bello condividere la nostra passione con tutti coloro che sono al seguito della Corsa Rosa».

Giunto alla sua 106esima edizione, il Giro d’Italia è stato vinto l’anno scorso da Jai Hindley, primo australiano ad aggiudicarsi la Corsa Rosa. L’unico sponsor italiano della sua squadra, la Bora-Hansgroe, è la ditta Spinazzè di Robert e Gianni Spinazzè, produttori di pali per vigneti e frutteti e di vino con la cantina Terre di Ger.

Robert Spinazzè è un ex agonista, ha corso con la Rinascita Polisportiva Ormelle ed ha ereditato la passione per il ciclismo dal papà Gianni che negli anni ‘60 ha fondato l’azienda Spinazzè a San Michele di Piave (Treviso).

Il legame di Gianni con il ciclismo ha origini molto lontane. «Mio papà è sempre stato un appassionato di corsa su due ruote – racconta Robert -. Negli anni ’80 ha creato un team dilettantistico di alto livello con la collaborazione della TiEsse, azienda del settore del legno, e il coordinamento tecnico del famoso Mino Bariviera detto il Giaguaro, forse il più grande scopritore di talenti ciclistici d’Italia dell’epoca». In quegli anni la TiEsse-Spinazzè ha macinato successi riempiendo titoli di giornali ogni settimana. «Il ciclismo – spiega Robert – è amatissimo nel nord-est, forse perché la vita in campagna assomiglia molto alla vita del corridore. Il corridore pedala da solo per le strade, fa caldo, fa freddo, piove, c’è vento, l’allenamento si fa lo stesso. Il contadino in campagna segue gli stessi ritmi, non importa se è inverno o estate, i lavori vanno fatti, quindi la solitudine del contadino è la solitudine del corridore».

«Nel 2016 – spiega ancora Robert – avevamo appena terminato il rapporto di sponsorizzazione con la squadra Tinkoff e c’era la volontà di rimanere nell’ambiente professionistico di alto livello. Mi è stata presentata l’opportunità di questa squadra tedesca che aveva un progetto ambizioso di lunga durata e stava scritturando Peter Sagan che all’epoca era il miglior corridore al mondo. Ho conosciuto Willi Bruckbauer, titolare di Bora Cooking System, azienda leader nella progettazione e nella costruzione di piani di cottura e cucine, e mi ha detto: “Se tu mi aiuti a crescere, crescerai anche tu come azienda”. E da quel momento, oltre al rapporto di sponsorizzazione, si è costruito un rapporto di forte amicizia. Ci siamo visti la settimana scorsa a Raubling, dove ha sede la sua azienda, per un pranzo improvvisato e informale in cui abbiamo parlato di strategie aziendali e di ciclismo, è veramente una brava e umile persona».

Da allora con Bora-Hansgroe si è instaurato un legame di stretta e intima collaborazione. «Fin dal 2016 – conclude – abbiamo seguito la squadra nella sua crescita e sviluppo. Ci sono ancora i tecnici e i meccanici di allora. Siamo tutti una grande famiglia. Ed emozionante è stata la vittoria al Giro dello scorso anno con Jai Hindley, a coronamento di anni di sacrifici e attese. A Verona abbiamo rinnovato la fiducia al Team per i prossimi anni. Ci sono già in programma i festeggiamenti nel 2027, anno del decennale come pro-tour».

Lina Pison

Studio Cloè

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