E’ al diversità il filo conduttore della 27esima edizione del FVG International Music Meeting – Sacile Estate Musicale, promosso dall’associazione culturale Ensemble Serenissima, in co-organizzazione con il Comune di Sacile, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e il sostegno di Fondazione Friuli, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
“Una diversità – spiega il direttore artistico Mario Zanette – che si traduce in suoni, gesti e volti provenienti da ogni epoca, accostamenti inediti, interpretazioni originali e nuove chiavi di lettura, anche con brani in prima esecuzione, per una proposta artistica che, attraverso la grande musica, vuole essere inclusiva, accogliere e abbracciare un pubblico di tutte le età”. Ad animare il calendario quasi 40 concerti ed eventi musicali con proposte musicali diversificate: dai grandi repertori classici a pagine meno note o rare, prime assolute e nuove produzioni dando spazio anche alle vivide espressioni del contemporaneo.
E sul versante dell’alta formazione, all’insegna degli storici corsi estivi di perfezionamento sono in agenda 25 appuntamenti fra corsi, seminari, masterclass e workshop, con la partecipazione di 100 giovani provenienti da tutta Italia ed Europa iscritti alle masterclass di pianoforte, archi, fiati, fisarmonica, musica da camera che animeranno la città con matinée e concerti serali fino all’ 8 agosto. Ad aprire il cartellone venerdì 21 luglio, alle ore 20.30 nella chiesa di San Gregorio, il concerto conclusivo dei seminari di corno e pianoforte, in collaborazione con Horn Festival Fagagna, con i docenti Hans van der Zanden, primo corno della Filarmonica di Bruxelles, e Anastasia Goldberg, docente al Conservatorio Prince Claus di Groningen (NL) e concertista di fama internazionale. Parallelamente docenti di alta professionalità didattica nei Conservatori di Stato e concertisti di prestigio in campo internazionale daranno vita a straordinari concerti.
Primo fra questi, domenica 23 luglio alle ore 10.00 a Palazzo Ragazzoni: Ex Tempore, un recital di nuova concezione, con flauti di varie taglie e diapason in uso a Venezia e in Europa nel primo Barocco e nel primo Romanticismo, basato su invenzione e improvvisazione in linea con lo stile compositivo ed esecutivo del periodo. Interprete il maestro Stefano Bet, uno dei flautisti italiani più innovativi della sua generazione. Suonatore di flauto traverso barocco, classico, rinascimentale e flauto dolce, si è perfezionato con i migliori specialisti del settore, debuttando nel 1983 al festival Vivaldi Venezia, e partecipando poi come solista, camerista e in orchestra a molti festival e rassegne internazionali in Europa, America e Asia. Numerose anche le registrazioni radiofoniche e televisive, i CD e i video realizzati con le etichette più importanti, ottenendo lusinghieri riconoscimenti dalla critica specializzata. Sarà accompagnato al clavicembalo dal maestro Nicola Lamon.
L’ingresso è libero.