È in libreria dal 1° agosto Un suono che la memoria potrà conservare di Francesco Montanari, a cura di Roberto Mancini, edito da All’Insegna del Mare.
“Francesco Montanari, recentemente scomparso all’età di 92 anni, è stata una figura singolare nel panorama culturale italiano della seconda metà del Novecento. Medico psichiatra fu tra i primi in Italia ad avvicinarsi alla psicanalisi junghiana e fin da subito a sostenere la necessità di una completa riconsiderazione della malattia mentale, sia per quanto riguarda gli aspetti diagnostici che di cura. In questo senso la sua parabola professionale ed esperienziale lo ha avvicinato a quel “movimento” impersonato da Franco Basaglia che ha contribuito a superare vecchi schemi e pregiudizi nei confronti dei malati mentali. Francesco – Ceschino per gli amici – non è stato però “solo” uno psichiatra e un analista di successo: appassionato di musica, di arte e di letteratura oltre che di giardinaggio, la sua immensa biblioteca e le sue case – quella romana e quella in riva al mare nei pressi di Talamone – testimoniano dei suoi molteplici interessi e della sua inesausta curiosità. Attento all’oggi: alla politica e alla società, non ha mai smesso di circondarsi di amici che hanno rappresentato per lui la linfa vitale della sua intera esistenza. Quelli degli anni giovanili con pittori come Turcato, Capogrossi e Cagli, e poi con Elena Croce, Giosetta Fioroni e Goffredo Parise, con Tatia Franchetti e Cy Twombly, Giulia Maria Crespi e Mario Bortolotto, solo per ricordarne alcuni, lo hanno posto al centro della cultura italiana della seconda metà del Novecento. Conversatore eccezionale e tuttavia mai prevaricante, ha saputo, come pochi, porsi all’ascolto dell’altro, intenderne i risvolti umani, sostenerne con entusiasmo e convinzione progetti e propositi senza mai intromettersi con la sua “arte” psichiatrica, ma distinguendo piani e situazioni”.
(Roberto Mancini)
Il volume dato ora alle stampe, ideato e curato con attenzione filologica da Roberto Mancini, tiene insieme tutti questi piani, questi interessi, e anche questi diversi linguaggi, restituendoci il tracciato umano di un intellettuale fuori dagli schemi. Vi si raccolgono – arricchiti di un apparato iconografico delle “sculturine” dell’amico musicista Franco Piersanti – scritti di natura diversa, da quelli di impronta più “tradizionalmente” medico-psichiatrica: si va dai rendiconti sull’uso di sostanze psicotrope per la cura delle malattie mentali, a casi clinici singolari come quelli di una paziente che viveva “senza tempo” e di quella che viveva in un allucinato e rimpicciolito mondo “lillipuziano”.
Ma il libro ripubblica interventi critici e recensioni, alcune delle quali al vetriolo, come quella relativa al celebre carteggio tra Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Vi trovano anche spazio scritti, per così dire, “militanti” relativi al sistema psichiatrico italiano, e sul ruolo, delicato e rischioso, dello psicoterapeuta nel dipanarsi dei rapporti familiari e tra padri e figli. A testimonianza della sfaccettata personalità dell’autore il volume si apre, dopo la presentazione di Benedetta Craveri, con un breve racconto (Alluminio): la storia di un sogno che riporta alle sue origini di campagna, alla casa dell’infanzia, agli amici di un tempo. Visioni “oniriche” che a ben vedere sono assai poco oniriche; un racconto dove Ceschino “gioca con un sogno” con quel distacco ironico che è stata la cifra, forse il vero filo rosso, della sua intera esistenza.
IN LIBRERIA DAL 1° AGOSTO 2023
Francesco Montanari, Un suono che la memoria potrà conservare
a cura di Roberto Mancini
Introduzione: Benedetta Craveri
Illustrazioni: opere di Franco Piersanti
All’Insegna del Mare 2023, collana Presenze
pp. 264
Euro 22
Per informazioni e richieste di materiali:
LERANE Francesca Aimar f.aimar@lerane.eu Margherita Pigliapochi m.pigliapochi@lerane.eu