“La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale”. L’umanità, la vita, l’io, l’introspezione di Zeno Cosini, è ciò che rende la Coscienza di Zeno di Italo Svevo (Ettore Schmitz) uno dei romanzi più iconoci del Novecento italiano e mitteleuropeo. Pubblicato nel maggio 1923 dall’editore Cappelli di Bologna, la Coscienza di Zeno festeggerà nei prossimi tre mesi a Trieste i suoi primi cento anni.
A predisporre le celebrazioni, un ‘dream team’ culturale della città di Svevo -Comune, Università, Museo Sveviano, rete delle biblioteche- lanciando una festa pubblica e diffusa, coinvolgendo studiosi e cittadini, operatori culturali e lettori delle pagine ‘evergreen’ di Italo Svevo. Saranno occasione per rileggere l’opera attraverso innovativi approfondimenti letterari e scientifici, due convegni internazionali. Il primo organizzato per il 12-14 ottobre dall’Università di Trieste, incentrato sulla riscrittura, le traduzioni e la ricezione della Coscienza, con una cinquantina di relatori di tutto il mondo. Il secondo, “I mondi di Zeno”, 19-21 dicembre, è promosso dal Comune di Trieste e dal museo Sveviano, assieme alle Università di Oxford, Bologna, Roma La Sapienza, Udine e Trieste. Ospiterà i massimi studiosi sveviani contemporanei: Sergia Adamo, Federico Bertoni, Emma Bond, Olmo Calzolari, Riccardo Cepach, Silvia Contarini, Massimiliano Tortora.
Le celebrazioni vedono già in corso al Museo Sveviano di Trieste la mostra “La quintessenza di Zeno. 100 anni di un classico moderno”, un percorso espositivo che ripercorre la genesi, la fortuna, le fonti, le teorie e le tematiche del romanzo attingendo alle collezioni del museo letterario nato dalla generosa donazione di Letizia Svevo Fonda Savio, figlia dello scrittore. Rimarrà visitabile fino al prossimo 28 ottobre. E fino al 26 novembre al Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia è in corso la mostra “La Città di Zeno. Segni e sogni sveviani dalla Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste”.
Nei prossimi tre mesi le proposte di carattere divulgativo saranno affidate a diversi linguaggi dell’arte, tra tutti quello del teatro e della musica. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ‘Il Rossetti’ porterà in scena tra il 3 e l’8 ottobre la stagione 2023-24 con “La coscienza di Svevo Zeno”. Sempre al Rossetti, in Sala Bartoli, dal 24 al 29 ottobre Mauro Covacich ripropone la sua raffinata lezione scenica “Svevo”, offrendo le chiavi per scoprire il suo universo. E ancora a cura del Rossetti, in novembre seguirà l’omaggio al grande scrittore con la mise en espace del discorso che Eugenio Montale pronunciò al Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste nel centenario della nascita di Italo Svevo. Il 18 dicembre all’Auditorium Revoltella il Teatro stabile ‘La Contrada’ porterà in scena “Italo Svevo genero letterario” un atto unico di Tullio Kezich. Il 22 dicembre invece, doppio appuntamento con il concerto del Teatro Lirico ‘Giuseppe Verdi’ di Trieste in omaggio al centenario del La Coscienza, e con “Le voci della Coscienza”, azione teatrale ispirata al romanzo di Italo Svevo.
Tra ottobre 2023 e gennaio 2024 in programma anche il ciclo di incontri di dialoghi sul presente, “Cent’anni di Zeno”, a cura dell’Università di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, che prendono spunto dal romanzo, contestualizzati in luoghi pubblici del centro storico di Trieste, ma anche di Gorizia. Sempre nel capoluogo isontino, il 23 novembre, in collaborazione con il Comune di Gorizia e la Biblioteca Statale Isontina ospiterà la conversazione “La Funzione Sigaretta”.
Ma il cartellone per i cent’anni non dimentica i giovani, grazie a proposte didattiche e laboratoriali per gli studenti. Il 21 novembre, Giornata della Lettura ad alta voce, diventerà “Giornata sveviana”, a cura dell’Associazione degli Italianisti. Nelle sedi dell’Università di Trieste e del Politeama Rossetti e nel centro di Gorizia prenderà vita la maratona di lettura della Coscienza di Zeno, in un passaggio di testimone fra lettori-studenti e cittadini-lettori.
Su misura di studente ecco invece il contest “Ti racconto La coscienza di Zeno… con un Meme”, promosso dall’Università di Trieste con la Fondazione Treccani Cultura, rivolto alle scuole superiori di secondo grado d’Italia e alle scuole italiane di secondo grado all’estero. Il contest vuole far emergere ciò che di vivo e di interessante ancora oggi l’opera sveviana rappresenta attraverso la fulminea sintesi e lo sguardo ironico della comunicazione online. I meme prodotti costituiranno un tassello di una galleria digitale, una sorta di “mosaico sveviano”.
Infine per tutti a Trieste, le Passeggiate narra-turistiche “In cerca di Zeno per le strade di Trieste” sui luoghi de La coscienza di Zeno, lungo itinerari che toccheranno le tappe focali del romanzo.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it