LA SOLOGAMIA DI ELENA KETRA ALLA FIERA ROMA ARTE IN NUVOLA

Roma Arte in Nuvola, al via la terza edizione della fiera che nell’autunno 2022 ha toccato oltre 36 mila visitatori. La fiera, che si celebra presso il Nuovo Centro Congressi in zona Eur da venerdì 24 a domenica 26 novembre, promette un viaggio tra arte contemporanea, pittura, scultura e digital nella struttura progettata dallo studio Fuksas.

Tra le esposizioni più attese, la performance digitale di Elena Ketra. L’artista vicentina, che ha recentemente esposto l’opera “Utereyes” in difesa dei diritti delle donne al museo Madre di Napoli, proporrà un matrimonio sologamico di massa nei tre giorni di apertura al pubblico, sono attese centinaia di persone. Lo stand che ospiterà l’evento sarà quello di Supermartek (livello 0, stand g17-19) , partner del progetto artistico.

Chi vorrà potrà sposarsi con se stesso portando a termine il rito di preparazione digitale davanti ad un touch screen, sul quale sarà invitato a siglare le promesse di rispetto e amore verso se stess?. Un rito che migliaia di italiani hanno già portato a termine dopo la prima performance a Videocittà, sempre a Roma questa estate, e che prosegue ogni giorno su www.sologamy.org.

L’’artista ha avuto il merito di portare in Italia un concetto ancora poco noto. È solo di recente infatti che ha fatto capolino quello che ha tutti i connotati di un autentico fenomeno sociale contemporaneo. Lo stesso termine non ha tuttora una definizione ufficiale nemmeno nella Treccani, l’enciclopedia italiana più famosa. La, la pratica esiste sottotraccia da decenni tra Stati Uniti e Giappone, ed è fondata su una filosofia intimista volta alla cura del sé e del proprio benessere interiore. Ha fatto la sua primissima comparsa sul piccolo schermo all’interno della serie Sex and the City nei primi anni Duemila e recentemente un’indiana che si è sposata con se stessa ha fatto parlare a livello internazionale.

Considerata la fluidità del concetto, Elena Ketra presenterà allo stand di Supermartek, oltre ad una speciale wedding box numerata e firmata, un progetto editoriale creato in collaborazione col graphic designer Fabio Lazzari. Si tratta di una pubblicazione unica che contiene un’immagine a dimensione reale dell’artista sullo sfondo, e che racconta, attraverso giochi di colori e grafica fluo, la storia della sologamia. Così, per la prima volta il tema ha una fanzine ufficiale in Italia, un art essay che sarà disponibile su www.supermartek.it.

“Imparare ad amare se stess? è necessario per poter amare in modo libero ogni altro essere umano. L’inclusione sociale parte prima da noi stess?”, dice Elena Ketra spiegando la poetica che l’ha ispirata. “La bellezza della sologamia sta nel riconoscere che siamo unich? e special? tutt? e che non possiamo amare, accettare e rispettare davvero un’altra persona se prima non troviamo l’armonia dentro noi stess?. La sologamia è fondata sul principio di autoconsapevolezza e autodeterminazione, la realizzazione di sé ma senza privare gli altr? di qualcosa o escluderl?. Non è una chiusura verso l’esterno, al contrario, grazie a questa presa di coscienza arricchisci la tua esperienza sociale e le tue relazioni”.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

SCHEDA: CHI E’ ELENA KETRA Elena Ketra è un’artista visiva la cui ricerca affronta temi sociali, su tutti l’empowerment femminile e l’inclusione di genere. Le sue opere da “Girlpower 4010”, un tirapugni a dondolo per bambine feroci, la serie “Serialmirrors”, specchi feticcio che riflettono storie di donne assassine fino a Utereyes, l’utero con gli occhi che non subisce ma sceglie, sono accomunate da quell’indole chiara alla ribellione ai ruoli assegnati e agli stereotipi di genere. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, tra cui al Museo Madre di Napoli, al MAM di Mantova, al Silesian Museum di Katowice (PL) e alla Stichting Artes di Amsterdam. Nel 2022 vince l’exibart prize nella sezione dedicata all’inclusione. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra cui quella della Fondazione Solares delle Arti. Le prime opere di Elena Ketra attorno al concetto di Sologamia risalgono al 2021, una serie di lastre specchianti sulle quali è impressa una torta nuziale stilizzata a più piani sopra la quale troneggia un pezzo degli scacchi femminile, maschile e neutro, e sotto la definizione della parola sologamia, in dialogo con un’altra opera-specchio “Nontiscordardite”. Il filo conduttore della ricerca di Elena Ketra è l’empowerment femminile e l’inclusione sociale, ponendo come centro della riflessione il sé come persona, oltre stereotipi di genere. Sologamia ne è il manifesto più limpido e sincero, in quanto esiste solo grazie all’interazione e abbraccia tutti i generi. Informazioni e contatti su www.ketra.it, www.sologamy.org e www.supermartek.it

SCHEDA: STORIA DELLA SOLOGAMIA In Occidente si racconta che il primo caso sia avvenuto negli Stati Uniti nel 1993, quando una certa Linda Baker per festeggiare il suo quarantesimo compleanno decise di sposare sé stessa, come atto di amore profondo per la propria persona. Avvengono poi altri casi nel mondo, ma non richiamano l’attenzione, sono episodi unici e sporadici. Approda poi – in sordina – sul grande schermo nel 2003 in un episodio della serie televisiva Sex and the City, quando la protagonista Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, annunciò che si sarebbe sposata con sé stessa. Erano tutti i primi segnali di un fenomeno sociale sul nascere. E arriviamo ai giorni nostri, diversi sono stati i matrimoni sologamici soprattutto all’estero, uno su tutti ha fatto il giro del mondo quello di Kshama Bindu, la ventiquattrenne di Vadodara, che entra nella storia dell’India rompendo un tabù e affermando che tale scelta è stata dettata per condurre: “uno stile di vita che mi aiuti a crescere e fiorire nella persona più viva, bella e profondamente felice che possa immaginare.”. Secondo diversi report, la sologamia quindi è divenuta una realtà tangibile, non una moda passeggera, ma un sentire contemporaneo di un’autentica rivendicazione di indipendenza che sta interessando anche l’Italia.

CONTATTI:
PK COMMUNICATION
press@pkcommunication.it / 351 6896663

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.