Nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e curata da Pietro Di Natale e Vasilij Gusella in dialogo con l’Archivio Antonio Maria Nardi di Roma, la mostra presenta al pubblico oltre settanta opere – tra dipinti, disegni a china e acquerelli – di Antonio Maria Nardi, al quale, già nel 1997, in occasione dei cent’anni dalla nascita, avvenuta ad Ostellato, venne dedicata una personale al Museo dell’Illustrazione di Ferrara.
Nardi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si diploma nel 1916, ottenendo il “Premio del Ministero” per un viaggio d’istruzione che tuttavia non svolge perché viene chiamato alle armi. Attivo nel campo dell’editoria sin dal 1915, illustra nel quindicennio successivo circa cinquanta libri, soprattutto per ragazzi e di soggetto religioso, e lavora per svariati periodici.
In seguito si dedica a opere di tema sacro, diventando, negli anni, uno degli autori più richiesti dall’ancora viva ed esigente committenza ecclesiastica. Uomo di profonda fede, esegue innumerevoli murali e quadri chiesastici caratterizzati da un classicismo senza tempo dapprima in Italia (a Bologna e dintorni, nel Rodigino, in Trentino e nel Cadore, e pure in Umbria) e in Svizzera, poi in Brasile, dove abita e lavora con successo dal 1949 al 1965: le numerosissime e impegnative commissioni religiose gli valgono il titolo di commendatore dell’Ordine di San Silvestro papa conferitogli da Paolo VI nel 1964.
Parallelamente alle commissioni pubbliche Nardi coltiva, per tutta la vita, la pittura “da cavalletto”, partecipando a numerosissime occasioni espositive (tra i vari riconoscimenti conviene ricordare il quinto posto alla seconda edizione del premio Cremona del 1940). Rifiutando le proposte delle avanguardie, rimane sempre fedele a una figurazione realistica che affronta nei generi tradizionali, dal ritratto al nudo muliebre alla scena di genere e di conversazione, sino alla natura morta e al paesaggio.
Di questa produzione racconta la retrospettiva Antonio Maria Nardi. I colori della vita allestita al Castello Estense, che ripercorre tutti i momenti della prolifica carriera del maestro, compresi gli inizi da illustratore, documentati da chine e acquerelli del Fondo Medri della Biblioteca dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara. Dalla ricca selezione delle opere eseguite tra il 1917 e il 1973 emerge la coerenza di una ricerca fondata sui valori della tradizione e più in generale quella passione per la pittura che, sin dal 1924, Nardi considerava il suo «unico scopo, ragione unica di sofferenza e di speranza».
Antonio Maria Nardi. I colori della vita
Ferrara, Castello Estense
5 luglio – 26 dicembre 2024
Da un’idea di Vittorio Sgarbi
A cura di Pietro Di Natale e Vasilij Gusella
Mostra organizzata da
Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
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Orari di apertura
Dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Aperto anche 15 agosto, 1° novembre, 8 e 24 dicembre
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Informazioni e biglietteria
0532 419180
castelloestense@comune.fe.it | www.castelloestense.it
Prenotazioni
https://www.comune.fe.it/prenotazionemusei
Ufficio stampa
comunicazione.ferrararte@comune.fe.i