Chiusa l’esperienza del Reddito di Cittadinanza con il 1° gennaio 2024 sono entrate in vigore le nuove misure previste dalla normativa nazionale, Assegno di Inclusione (Adi) e Supporto Formazione e Lavoro, (gestita dai Centri per l’impiego), rinnovando l’attenzione ai Puc (progetti di utilità collettiva), quale strumento e opportunità di inclusione sociale attiva.
Il Comune di Pordenone, in qualità di Ente gestore dell’Ambito del Noncello, ha dunque aperto un bando destinato alla costituzione di un elenco di organismi attivi per l’inclusione sociale, impegnati nello svolgimento di attività di orientamento e informazione e progetti di utilità collettiva o di inclusione sociale, nell’ambito del piano locale di contrasto alla povertà.
Possono aderire – presentando domanda entro il 15 settembre 2024 – enti, quali associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti religiosi riconosciuti, fondazioni e altri enti di carattere privato senza fini di lucro e con finalità solidaristiche e di utilità sociale, con sede operativa in uno dei comuni dell’Ambito del Noncello, ovvero Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino e Zoppola.
Il bando è già stato illustrato in via preliminare agli enti del Terzo Settore operanti sul territorio locale, che hanno confermato l’interesse a partecipare portando anche testimonianze positive in merito ai Progetti attivati negli anni precedenti.
“Dalla loro introduzione nel 2019 a oggi, i Puc attivati dal Servizio Sociale d’Ambito sono stati 50, di cui 11 nel 2023, costituendo di fatto una buona occasione di riscatto sociale per molte persone – spiega l’Assessora alle Politiche Sociali Guglielmina Cucci -. Quando parliamo di bisogni sociali, parliamo di collettività, e come collettività dobbiamo rispondere, costruendo un welfare di comunità. In questo la rete delle associazioni locali si dimostra ancora una volta fondamentale nell’affiancarsi alle istituzioni in ottica sussidiaria, a fronte di un aumento delle situazioni di povertà in un quadro che delinea una crescita delle difficoltà e delle vulnerabilità. Dall’altra parte queste progettualità si inseriscono in una logica di scambio, laddove chi riceve un sostegno, restituisce a sua volta alla comunità mettendosi in gioco, in un circuito virtuoso”.
I principali destinatari dei Puc sono infatti i beneficiari dell’Assegno di inclusione e del Supporto Formazione Lavoro residenti nel Comuni dell’Ambito del Noncello, nel contesto di un progetto personalizzato, che vede anche la firma del Patto per l’inclusione sociale.
I Puc prevedono una attività di almeno 8 ore settimanali da svolgersi in diverse aree (culturali, sociali, artistiche, di tutela dell’ambiente, formative o di tutela dei beni comuni) e permettono ai beneficiari di mettersi in gioco, uscire dall’isolamento, acquisire competenze e fiducia nelle proprie capacità, sviluppando relazioni positive in quella che si configura come una occasione di rinascita.
I soggetti che – volendo contribuire alla promozione e attuazione di azioni di inclusione sociale – aderiranno al bando ricevendo esito positivo, verranno iscritti in un apposito elenco, che permetterà poi di abbinare in modo appropriato progetto e beneficiario. In collaborazione col Servizio Sociale dovranno fornire accoglienza, ascolto e informazione alla cittadinanza rispetto ai servizi del territorio e attivare i Puc, sottoscrivendo una apposita convenzione.