APPIUS, Sanct Valentin, Fallwind: ecco alcune delle linee di vini più note e universalmente apprezzate della Cantina San Michele Appiano, autentica “Mecca del vino” per ogni appassionato. Nel 1977 l’enologo Hans Terzer, definito negli anni a seguire “il mago dei bianchi” dalla stampa e dalla critica specializzate, ne prende le redini portandola con inventiva, costanza e dedizione a una continua crescita.
Oggi Terzer affianca il suo allievo e successore Jakob Gasser, e le attività e i progetti della cooperativa sono argomenti di discussione e occasioni di ritrovo per professionisti provenienti da ogni parte del mondo. Una giornata a San Michele Appiano significa respirare un secolo di storia, e percepire ovunque la cura e la ricerca della perfezione che hanno reso grande questa singolare realtà.
PIACERE IN CALICE, LA FORMULA DELLA CANTINA SAN MICHELE APPIANO
Il vino non è soltanto un nettare da assaporare: dietro ogni etichetta c’è una cultura e, di conseguenza, una filosofia produttiva che ne costituisce la base e il fondamento. Oltre a ciò, il terroir è un elemento imprescindibile che ogni enologo e produttore deve considerare. San Michele Appiano lo sa molto bene, e ai visitatori racconta i suoi capolavori a partire da questi elementi. Gli ospiti possono accedere all’”Hortus Conclusus”, una zona in cui il terroir della Cantina viene mostrato concretamente, a conclusione di un percorso che inizia tra le mura del wine shop “Wine Time”, in parte punto vendita e in parte quasi un “museo dell’enologia” e dello stile produttivo della cooperativa. Inoltre, durante l’anno vengono organizzate visite guidate delle cantine di proprietà e successive degustazioni di 6 differenti etichette, con la possibilità di apprezzare anche i più preziosi vini della Cantina. Il “Wine Time” offre anche singole degustazioni guidate, un tour a 360° alla scoperta dei propri sensi e delle caratteristiche del singolo vino, utili per comprenderne l’anima e per orientare il consumatore verso un acquisto consapevole.
NON SOLO VINO: LE MERAVIGLIE DELL’ALTO ADIGE
Cantina San Michele Appiano non è “soltanto” una meta di prestigio per conoscere e apprezzare le migliori sfumature dei grandi vini altoatesini: è anche un ottimo punto di partenza da cui raggiungere alcuni affascinanti luoghi della regione. Due di questi sono il piccolo e il grande Lago di Monticolo, abbracciati dai boschi nel centro dell’omonima zona protetta, nel comune di Appiano sulla Strada del Vino: entrambi balneabili (attrezzato il più grande) e dotati di un particolare microclima, rappresentano una peculiare destinazione capace di regalare emozioni autentiche in ogni stagione. In autunno e in inverno, infatti, i laghi diventano punto di partenza per emozionanti escursioni, tra le quali merita di essere menzionata quella “al Colle dell’Uomo”, sulla catena del Monte di Mezzo, al termine della quale si raggiungono i resti di un insediamento preistorico che sorgeva in vetta. Impossibile, poi, non menzionare l’escursione ai tre castelli di Appiano: questo percorso ad anello, che si snoda attraverso foreste, vigneti e frutteti, consente di giungere in circa due ore complessive di camminata a Castel Corba (antica dimora familiare della famiglia Korb rissalente al tredicesimo secolo), Castel d’Appiano (una delle più imponenti strutture difensive medievali di tutto l’Alto Adige) e alle rovine di Castel Boymont, distrutto da un incendio nel 1742 e da allora abbandonato. Per chi non volesse indossare gli scarponi, c’è poi la città di Bolzano, una delle più iconiche della regione e adatta davvero a tutti grazie alla varietà delle sue attrattive che comprendono tra tutte il celebre Duomo, i portici che costituiscono il cuore dello shopping in città e l’interessante Museo Archeologico dov’è conservato il corpo di Ötzi, l’uomo dei ghiacci.
Tra vino e dintorni, dunque, Cantina San Michele Appiano è meta irrinunciabile per partire alla scoperta dei suoi tesori e di quelli di una località tra le più affascinanti d’Italia.
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