Mostre personali di Marco Lodola e Mario Esposito a Bologna

Ricerca, se non prassi necessaria per la crescita artistica, leggibile nella sperimentazione e nell’impiego di materiali e tecniche frutto della corrente modernità. Da cui plexiglass, reso ancor più vivace dalle icone rappresentate e dall’illuminazione interna ad esso applicata. Se non stampa, in tre dimensioni la quale, applicata alla tela, marca il rilievo dei soggetti e degli oggetti rappresentati.

I Peanuts, i Beatles, le ballerine e le pin-up, se non l’intramontabile Vespa. Icone del nostro tempo rappresentate pittoricamente con l’impiego di olii, smalti ed acrilici da Marco Lodola. Formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Milano, l’artista, noto non solo per le celebri sculture in plexiglass illuminate internamente – sua cifra stilistica nonché esito dell’iniziale ricerca scandita dalla sagomatura di materiali plastici successivamente dipinti – riprende queste ultime in stile retrò, sovente in formato naturale, definendo un’estetica che abbraccia i dettami del Nuovo Futurismo. Partecipe alla Triennale di Milano, già presente in numerosi musei, merita menzione il progetto ‘Cà Lodola’, a cura dal professor Vittorio Sgarbi ed esposto presso la 54ª edizione della Biennale di Venezia. Completa il profilo di un artista d’eccezione l’ampio numero di collaborazioni non solo in ambito cinematografico, televisivo e musicale ma della moda e del teatro, nonché la realizzazione di opere celebrative dedicate a personalità illustri tra cui, a titolo di meramente esemplificativo, Napoleone Bonaparte ed Umberto Eco.

L’immediatezza comunicativa di forme essenziali sottende l’esercizio di una creatività non più esclusiva del solo artefice, nell’opera di Mario Esposito, se condivisa con l’osservatore cui spetta, quale generosa concessione dell’artista, l’atto di ri-comporre a sua volta i singoli manufatti ricreando un’armonia d’insieme che definisce poeticamente l’essenza del cumponere ed, esteticamente, i cosiddetti Piccolini. Frutto, questi, della stesura su tela di uno sfondo acrilico iniziale su cui addensanti e diluenti plasmano soggetti ed oggetti resi durevoli dal film di resina finale. Da cui il rilievo, ulteriormente marcato nella serie corrente, stante l’impiego della stampa in 3D e della necessaria doppia colatura, garante della stabilità dell’artefatto. Contaminazione, quindi, nei termini di collaborazione come nell’impiego di tecniche e competenze differenti di cui l’arte di Esposito è sintesi compiuta; se non seguito della classicità, insita nella pittura ad olio, ripresa nella rappresentazione della marina qui esposta, della profondità del mare e dei paesaggi, custodi anch’essi di una memoria che evoca la purezza del ricordo d’infanzia.

Testo critico e presentazione:
Pietro Franca

Per i possessori di CARD CULTURA sconti riservati sull’acquisto delle opere

Durata mostra:
dal 12 al 24 ottobre 2024
dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00
24 ottobre chiusura ore 13.00

Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com – Sito: www.wikiarte.com

Telefono: 051.4841864

Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte

in Galleria Falcone e Borsellino 2/D

40123 Bologna

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