LA ZINGANA ED IL TEATRO A PORTATA DI QR CODE a Rovigo

Che il teatro possa essere “a portata di QR code” l’ha intuito per prima Letizia E. M. Piva, attrice, drammaturga, regista e direttrice artistica di Minimiteatri, che con la sua regia site specific della commedia La Zingana, liberamente tratta dall’omonima commedia cinquecentesca di Gigio Artemio Giancarli, ha debuttato in prima assoluta in epoca moderna nel 2021: uno spettacolo in cui dodici attori veneti hanno abitato tutti gli spazi possibili, esterni ed interni, del Chiostro degli Olivetani di Rovigo, in una vicenda che sembrava nascere direttamente nel luogo della rappresentazione.

L’attuale e originale progetto di libro-teatro è nato dalle sperimentazioni con il Visual Augmented Reality Theatre, per cercare di costruire un ponte tra il patrimonio culturale (teatrale ed architettonico) e le nuove generazioni e per esplorare il teatro virtuale, fissando una sinergia esclusiva e totale con il luogo dove il teatro accade e creando un nuovo modo di fruire l’arte teatrale.

Questa modalità è stata anche ripresa da Minimiteatri nel 2023 con l’idea di Micol Andreasi delle Statue parlanti, progetto innovativo di valorizzazione e promozione dei monumenti cittadini.

Un momento di studio per approfondire l’innovativo progetto di libro-teatro sarà dedicato, all’interno della rassegna Donne da Palcoscenico, venerdì 15 novembre, alle ore 17.30, a Palazzo Cezza, in collaborazione con l’Accademia dei Concordi di Rovigo, con la presentazione della pubblicazione Gigio Artemio Giancarli: un rodigino nel ‘500 – una rilettura della Zingana tra il teatro, la scena e le arti, sostenuta dalla Fondazione della Banca del Monte di Rovigo e con la narrazione visuale della vicenda in 8 scene, raggiungibili su pubblicazione cartacea con QR Code e con URL su pubblicazione digitale.

Di Giancarli, innovatore del teatro e precursore della commedia dell’arte, restano solo due commedie: la Capraria e la Zingana; quest’ultima è il suo capolavoro ed è l’oggetto del lavoro di Minimiteatri.

La commedia è stata rimessa in scena nel 2021, nel contesto della rassegna Donne da Palcoscenico, dopo un considerevole studio per la riduzione della drammaturgia ai fini dell’adattamento per un pubblico contemporaneo e con un considerevole sforzo produttivo, visti i dodici attori del cast.

Alla messa in scena è seguita una sperimentazione di teatro virtuale legata all’ambiente architettonico in cui è stata realizzata la messa in scena, ovvero i chiostri del complesso monumentale dell’ex monastero olivetano.

Segue, ora, un’importante pubblicazione dell’Università di Trieste che assomma, contestualizza, riflette ed approfondisce l’importante operazione di restituzione;

tale pubblicazione contiene i seguenti scritti:

Introduzione di Pier Luigi Bagatin, presidente dell’Accademia dei Concordi di Rovigo (la Concordiana detiene una cinquecentina della commedia);
La Zingana di Gigio Artemio Giancarli nel teatro rinascimentale di Paolo Quazzolo, Storico del Teatro, Università di Trieste;
Echi di contemporaneità in una commedia del Cinquecento di Elisabetta Brusa, dirige Fucina Arti Performative Ca’ Foscari e Docente di Teatro, Università Ca’ Foscari di Venezia;
Spazio della scena, ricettari di cosmesi e prontuari di costumi tangenti e in prossimità della Zingana di Gigio Artemio Giancarli di Ivana D’Agostino, Docente di Storia del Costume, Accademia di Belle Arti di Venezia;
titolo da definire, saggio sulla figura della ‘Zingana’ nella musica e nel melodramma, di Vincenzo Soravia, direttore del Conservatorio di Musica “F. Venezze” di Rovigo;
drammaturgia contemporanea della Zingana, di Letizia E. M. Piva, direttrice artistica di Minimiteatri.

Inoltre la pubblicazione contiene la sezione phygital:

narrazione visuale della vicenda in 8 scene: si tratta di una estrema riduzione ed attualizzazione della narrazione, realizzata con necessaria sintesi, ma accurata drammaturgia.

Le riprese sono realizzate nei chiostri del complesso monumentale dell’ex monastero olivetano; le 8 scene costituiscono un percorso che inizia entrando nel primo chiostro, lo percorre, imbocca il secondo chiostro e qui si conclude con il finale della storia.
Le inquadrature sono pensate per valorizzare gli angoli e i punti di vista più suggestivi dell’ambiente architettonico.
Le scene sono raggiungibili su pubblicazione cartacea con QR Code e con URL su pubblicazione digitale.
Sono coinvolti 12 attori veneti con la drammaturgia e regia di Letizia E. M. Piva.

La rassegna “Donne da Palcoscenico” è realizzata in collaborazione con il Comune di Rovigo – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Azimut Group, Banca del Veneto Centrale, Lions Club Rovigo, Carla Import Sementi, Bimi Sushi, con il Patrocinio della Provincia di Rovigo, l’Accademia dei Concordi, Università degli Studi di Trieste, la Fondazione Sviluppo Polesine, CPSSAE, CPO – Ordine Avvocati Rovigo, Acli Padova, Acli Rovigo, Aqua Srl e la Parrocchia di San Bartolomeo.

Si ringrazia inoltre la Fondazione Rovigo Cultura per il contributo al concorso, la Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la concessione delle immagini delle opere di Gabbris Ferrari e Carlo Alberto Schiesaro per le riprese video.

Donne da Palcoscenico – X edizione (2024)

Presidente: Ruggero Zambon

Direttore Artistico: Letizia E. M. Piva

Produzione esecutiva: Francesca Chiappetta

Responsabile organizzativo Donne da Palcoscenico – Francesca Chiappetta

E-mail: francesca.chiappetta84@gmail.com

Alla sezione “Concorso” sul sito www.minimiteatri.it

Per informazioni:

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Instagram: Minimiteatri

Prenotazione e acquisto online su Eventbrite:

Biglietteria e Informazioni: 375 7992419

Ufficio stampa e comunicazione

Studio Pierrepi

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Via delle Belle Parti, 17 – 35141 Padova (Italy)
www.studiopierrepi.it

Calendario e programma

Venerdì 15 novembre, alle ore 17.30

Palazzo Cezza

Presentazione della pubblicazione e della narrazione virtuale Gigio Artemio Giancarli: un rodigino nel ‘500 – rilettura della Zingana tra il teatro, la scena e le arti.

28 novembre 2024, ore 21

Ridotto del Teatro Sociale, Rovigo

Cristina Roccati – la Scienza delle donne nel Settecento degli uomini

Drammaturgia e regia di Letizia E. M. Piva, con Francesca Tres e Paolo Rossi.

Descrizione dello “spettacolo virtuale”

LA ZINGANA

Nel 2021, nel contesto della rassegna Donne da Palcoscenico, al Chiostro dell’ex monastero degli Olivetani, ha debuttato, in prima ripresa assoluta in epoca moderna, un libero adattamento di questa importante commedia cinquecentesca di Gigio Artemio Giancarli, studiatissima dalle Università, ma dimenticata dal teatro moderno: dodici attori che hanno abitato tutti gli spazi possibili, in una vicenda determinata da una oscura protagonista femminile.

Lo studio di questo testo per il teatro contemporaneo è proseguito con una sperimentazione di Visual Augmented Reality Theatre, partita nel 2022 con due scene della commedia.

Visto il grande successo di questa sperimentazione, Minimiteatri ha continuato per cercare di costruire un ponte tra il patrimonio culturale (teatrale ed architettonico) e le nuove generazioni e per esplorare il teatro virtuale, fissando una sinergia esclusiva e totale con il luogo dove il teatro accade e creando un nuovo modo di fruire l’arte teatrale. In un panorama dove i teatri scelgono di realizzare suggestive scenografie virtuali su cui recitano gli attori, questo progetto sceglie, invece, la bellezza del luogo reale su cui innestare scene virtuali, ma intersecate da vere presenze.

Ora Minimiteatri vuole proporre l’innovativo progetto di libro-teatro: una pubblicazione che contiene saggi utili alla conoscenza ed all’attualizzazione, la drammaturgia nella versione del debutto contemporaneo, e 8 scene virtuali raggiungibili con QR Code, nel cartaceo, o URL, nel digitale, che narrano la vicenda per un pubblico giovane e che fissano una sinergia esclusiva con il luogo dove il teatro accade e creando un nuovo modo di fruire arte teatrale.

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