Il titolo di “Visionario geniale” nell’arte moderna, per eccellenza, spetta a Lui, a Sir William Blake, coscienza mistica di un’Inghilterra che ne ignorò il talento troppo a lungo e, che oggi lo celebra, a ragione, con gli onori di un Re immaginifico. In vita, ghettizzato ed osteggiato, lo consideravano poco più di un tipografo, a tratti folle, per quel suo percepire e captare, con immediatezza, le oscure insidie, nascoste nelle anime altrui. Oggi, gli si rende finalmente giustizia, ritenendolo un eclettico, un profetico innovatore della scena artistica tra Settecento ed Ottocento, tant’è che i suoi pregiati acquerelli vengono accolti nelle gallerie private e pubbliche di maggior richiamo, come la Tate Britain di Londra, che ironicamente sorge su un’area della capitale londinese, la South-West, dove una volta c’era la prigione nella quale l’artista fu brevemente rinchiuso: potenza di un riscatto giunto tardivo, ma pur sempre giunto. Continua la lettura di Dipinti in “blake”, in Sir William Blake