In occasione dell’ottantesimo anniversario della Conferenza di Yalta (9-11 febbraio 1945), Rubbettino Editore riporta in libreria Yalta. I tre Grandi e la costruzione di un nuovo sistema internazionale, il volume di Luca Riccardi che offre un’analisi approfondita e originale dell’evento che ha ridisegnato gli equilibri globali del dopoguerra.
Il libro si distingue per un’analisi dettagliata della strategia americana e dell’approccio di Franklin Delano Roosevelt nei confronti dell’Unione Sovietica. Lontano dall’idea di una semplice concessione all’URSS, il Presidente americano cercò di bilanciare le richieste di Stalin con la necessità di preservare un equilibrio che potesse garantire stabilità nel mondo post-bellico. La sua visione, tesa a integrare l’URSS in un sistema multilaterale, si scontrò tuttavia con le tensioni e le differenze ideologiche che avrebbero presto caratterizzato la Guerra Fredda.
Uno dei nodi cruciali affrontati nel volume è il problema della Polonia, il cosiddetto “compromesso mancato”. L’autore mette in luce il dibattito serrato tra le potenze alleate, in cui il futuro del paese venne discusso in maniera accesa, senza tuttavia giungere a una soluzione pienamente condivisa. Questo capitolo della conferenza evidenzia come le divergenze emerse a Yalta abbiano gettato le basi per decenni di divisioni in Europa.
Grande attenzione è poi dedicata al futuro della Germania. Il volume ricostruisce le tensioni tra gli Alleati riguardo al destino della nazione sconfitta, con particolare attenzione alla richiesta sovietica di ingenti riparazioni di guerra. Il tema delle riparazioni divise nettamente Stati Uniti e Regno Unito, riflettendo visioni differenti su come gestire la ricostruzione europea e il contenimento della potenza sovietica.
Un altro elemento di forte interesse è il ruolo della Francia, spesso trascurato nelle ricostruzioni della conferenza. Inizialmente esclusa dalle trattative, la Francia fu poi reintegrata nel nuovo assetto europeo grazie alle pressioni britanniche e americane, che ne riconobbero l’importanza strategica. Riccardi evidenzia come questo processo sia stato tutt’altro che lineare, rivelando le fragilità dell’equilibrio raggiunto a Yalta.
Uno degli aspetti più intriganti messi in luce nel libro riguarda le trattative segrete sull’Estremo Oriente. Mentre l’attenzione pubblica si concentrava sulla spartizione dell’Europa, dietro le quinte Roosevelt e Stalin discutevano il ruolo dell’Unione Sovietica nella guerra contro il Giappone. La promessa di un intervento sovietico, concordata con una serie di concessioni territoriali e politiche, avrebbe poi avuto conseguenze determinanti per il futuro dell’Asia. Il volume analizza in dettaglio questi negoziati riservati, mostrando come abbiano influenzato non solo la fine della Seconda guerra mondiale, ma anche gli equilibri geopolitici successivi nella regione asiatica.
Grazie a un’approfondita ricerca basata su documenti d’archivio e una narrazione avvincente, Yalta. I tre Grandi e la costruzione di un nuovo sistema internazionale rappresenta un contributo essenziale per comprendere non solo il passato, ma anche le radici del mondo geopolitico attuale.
Luca Riccardi è professore ordinario di Storia delle Relazioni internazionali all’Università di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi ultimi volumi sono soprattutto incentrati sulla politica estera italiana del XX secolo: L’internazionalismo difficile, Rubbettino 2013; L’ultima politica estera, Rubbettino 2014 e La “grandezza” di una media Potenza, S.E. Dante Alighieri 2017.
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