Giovedì 20 febbraio alle ore 10, nell’auditorium di Palazzo Bomben di Treviso, prendono il via le Giornate internazionali di studio sul paesaggio 2025, dedicate al tema Sotterraneo/Underground e organizzate, giovedì 20 e venerdì 21 febbraio, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, a cura di Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton e docente di Architettura del Paesaggio all’Università Iuav di Venezia, e di Simonetta Zanon, responsabile ricerche e progetti sul paesaggio della Fondazione Benetton.
Cosa c’è sotto i nostri piedi? Segreti, schemi, connessioni, tracce, come afferma lo scrittore Robert Macfarlane. Sottoterra la mappa delle relazioni tra gli esseri umani e la natura si fa complessa ma anche più nitida e dal mondo sotterraneo si può emergere con una maggiore consapevolezza. Il tema individuato per l’edizione 2025, Sotterraneo/Underground, sarà indagato da esperti, professionisti, studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari, con uno spazio riservato, come di consueto, allo sguardo cinematografico.
Le Giornate si apriranno giovedì 20 febbraio alle ore 10 con un’introduzione dei curatori e con quattro relatori che porteranno la riflessione su alcuni dei molti “immaginari” connessi all’underground. L’antropologo e geografo Matteo Meschiari, nella relazione Le mille e una grotta. Buio e sonno del Tempo, a partire da capolavori della letteratura che intuiscono il nesso tra mondo sotterraneo e anomalie temporali, definisce tale sotterraneo un apparecchio di cattura dell’immaginario in cui sperimentare scenari dove lo spazio e il tempo si addormentano. L’architetta e ricercatrice Alexandra Arènes esplorerà alcune possibili mappe, – speculative o potenziali –, capaci di dare profondità alle cartografie, rendendo visibili quelle “agentività invisibili”, quelle reti di relazioni e interdipendenze alla base della vita, che si svolgono nei corpi, nel suolo e nel sottosuolo. Gli architetti e curatori Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli rifletteranno su come il sotterraneo, grazie alla sua dimensione nascosta e poco conosciuta, abbia assunto nel tempo i contorni di un vero e proprio subconscio della terra. E su come abbia anche accolto – e accolga tuttora – mondi paralleli a quelli costruiti sopra la crosta terrestre, sviluppatisi per ragioni climatiche, rituali o logistiche, dando vita a forme abitative inedite e altrimenti impensabili. Tramite le ricerche condotte attraverso l’atlante online Socks-studio, ripercorreranno le ricorrenze formali, visive e concettuali di alcuni mondi sotterranei, la loro vita intrecciata tra realtà e finzione e le vie attraverso le quali le rappresentazioni del sotterraneo hanno influenzato progetti e opere d’arte.
Grazie alla collaborazione dell’Associazione Treviso sotterranea, durante la pausa dei lavori, a partire dalle ore 13.30, sarà possibile una breve visita guidata agli spazi sotterranei della città di Treviso, riservata ai partecipanti alle Giornate.
La sessione pomeridiana di giovedì 20 febbraio, a partire dalle ore 15, si aprirà con l’intervento “Dietro” vs “Sotto” il paesaggio di Michael Jakob, docente di Lettere Comparate nell’Università di Grenoble e Teoria del paesaggio ed Estetica all’Accademia di Architettura di Mendrisio. A seguire, Galaad Van Daele, architetto, editore e ricercatore attivo a Parigi e Zurigo, partendo dalle rocce porose della Grande Grotta di Firenze (una delle grotte del giardino di Boboli, commissionata da Francesco I de’ Medici a Bernardo Buontalenti nel XVI secolo), rifletterà sugli aspetti materiali, geologici delle opere architettoniche, descrivendo alcune delle dipendenze tra il regno culturale degli esseri umani e il regno geologico della Terra. La sessione si concluderà con la testimonianza di Marco Restaino, presidente della Società Adriatica di Speleologia di Trieste, che parlerà della storia della ricerca dell’acqua a Trieste, della cruciale scoperta sul corso sotterraneo del fiume Timavo, avvenuta nel marzo 2024 dopo 24 anni di scavi, e delle novità sulle ricerche che ne sono seguite. Una scoperta che evidenzia l’importanza di preservare il delicato equilibrio del sistema carsico e che offre nuove prospettive per la gestione sostenibile delle risorse naturali del territorio e della salvaguardia dell’acqua.
Giovedì 20 febbraio ci si potrà immergere nelle profondità della Terra grazie anche alla proiezione de Il buco di Michelangelo Frammartino (Italia, 2021, durata 93’), in programma alle ore 17.30, opera premiata alla 78esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, con il Premio speciale della giuria. Il film, introdotto dal regista, racconta la spedizione speleologica del 1961 nel Pollino e la scoperta di una delle grotte più profonde al mondo. Durante il boom economico degli anni sessanta, l’edificio più alto d’Europa viene costruito nel prospero nord Italia. All’altra estremità del paese un gruppo di giovani speleologi visita l’altopiano calabrese e il suo incontaminato entroterra immergendosi nel sottosuolo di un Meridione che tutti stanno abbandonando. Scoprono così, coi suoi 700 metri di profondità, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.
La giornata di venerdì 21 febbraio prevede, a partire dalle ore 10, gli interventi Paesaggi invisibili: le connessioni sotterranee tra radici, funghi, batteri di Paola Bonfante, professoressa emerita di Biologia vegetale, Università di Torino; e In un buco nel terreno viveva… un’ape. Viaggio tra gli abitanti del “mondo di sotto” di Elena Antoniolli, architetta e dottoressa di ricerca in Architettura del Paesaggio.
Alle ore 12, presentazione dell’ultima pubblicazione della Fondazione Benetton Studi Ricerche, il volume collettivo Dalla parte del fuoco. Riti, visioni, pratiche di coltivazione nel paesaggio a cura di Luigi Latini e Simonetta Zanon (Fondazione Benetton-Antiga Edizioni, Treviso 2024). Con i curatori ne parlerà Marco Belpoliti, scrittore e saggista, Università di Bergamo, autore di Salvare il fuoco, saggio introduttivo del libro.
Dalle ore 15, in programma gli interventi: “I feel it under my shoes” di Paolo Bürgi, professore, architetto paesaggista, Camorino; Acque e giardini sotterranei di Henry Bava, Agence Ter, Parigi; Inside out, outside in di Catherine Mosbach, mosbach paysagistes, Paris.
Informazioni
Auditorium Palazzo Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.
Ingresso libero, senza obbligo di prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Traduzione simultanea italiano/inglese/italiano disponibile per tutti gli interventi.
Diretta streaming nel canale YouTube della Fondazione Benetton.
La visita guidata alla Treviso sotterranea potrà essere prenotata all’accoglienza (Palazzo Bomben) il 20 febbraio dalle ore 9 alle 10 e durante la pausa caffè.
Agli architetti e agli agronomi/forestali iscritti ai rispettivi ordini professionali che ne faranno richiesta, saranno riconosciuti i crediti formativi.
Silvia Cacco
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