Memorie di uno sperimentatore incallito che pranzava con Joyce e chiacchierava con Marcel Duchamp: Man Ray!

Copertina di “Autoritratto” scritto da Man Ray.

Mentre l’Italia riscopre Man Ray con una serie di imponenti retrospettive, mi pare quanto mai illuminante riprendere la lettura, piacevole e preziosa, del famoso “Autoritratto”, comparso in libreria, la prima volta, nel 1963 e ripubblicato nel 1998 in versione riveduta ed ampliata (“Autoritratto”, pag. 319, case editrice Se, costo 22,00 €). Ė il racconto folgorante della vita di un artista che a 3 anni disegnò il suo primo “omino” e, con tenacia ammirevole, riuscì ad imporre il nome prescelto, “Man Ray” (Uomo Raggio) per l’appunto, come quello di un pittore e fotografo geniale fra le avanguardie internazionali. Continua la lettura di Memorie di uno sperimentatore incallito che pranzava con Joyce e chiacchierava con Marcel Duchamp: Man Ray!

A Pisa apre al pubblico il Museo intitolato alla vicenda artistica di Giorgio Kienerk!

Logo del Museo ispirato al dipinto “Victoria Kienerk”.

Dal prossimo 27 settembre 2008 aprirà un nuovo museo e la notizia è, senza dubbio, di quelle che allargano il cuore artistico che batte in ognuno di Noi ed amplificano il potenziale espositivo del nostro Belpaese. A Fauglia, piccola località sulle colline pisane meta di villeggiatura per molti pittori e intellettuali dei primi anni del ‘900, saranno raccolte oltre 130 opere di Giorgio Kienerk, pittore, scultore, grafico e illustratore postmacchiaolo, allievo di Adriano Cecioni e Telemaco Signorini. Continua la lettura di A Pisa apre al pubblico il Museo intitolato alla vicenda artistica di Giorgio Kienerk!

…E Trudi scampò allo sterminio grazie all’Amore e al profumo della cioccolata!

Copertina di “Ho sognatola cioccolata per anni”.

Guardo la mia barretta di cioccolata, adagiata sul comodino quieto, tra mille oggetti cari che narrano di un’esistenza fortunata e piena di sogni ancora in volo e, un pensiero lancinante mi trafigge il petto: se solo Trudi non avesse ricordato, rammentato, portato con sé, dentro di sé il sogno della cioccolata, che ne sarebbe stato dei suoi Occhioni affamati di Futuro, intensi e desiderosi di Vita? Trudi ha solo sedici anni quando viene deportata con la mamma nel campo di concentramento di Stutthof. Questa è la sua storia, raccontata in prima persona: una storia di sofferenza infinita, ma anche di commovente coraggio, d’incrollabile speranza e di libertà interiore, la più preziosa. Continua la lettura di …E Trudi scampò allo sterminio grazie all’Amore e al profumo della cioccolata!

Il Rinascimento pittorico scoprì il suo Diamante più puro ed inestimabile: il magistrale Andrea Mantegna!!

Il superbo San Sebastiano di Andrea Mantegna!

Centotrentasette pittori, è stato scritto, si formarono nella bottega di Francesco Squarcione, padovano. Francesco l’astuto, potremmo chiamarlo: avvezzo ad un vivere recitato, oscillante dalla spiritosa loquacità dei suoi conterranei ad una sorta di millanteria sfoggiata, sua peculiarità caratteriale. Prima di essere pittore s’era ingegnato in molte cose, anche nel ricamare e nel cucire da sarto: difatti quelle sue forme durette che, per ammorbidirsi, si ondulavano rigidamente o si svuotavano allungandosi, sembrano talvolta star su per cuciture interne, ripassate a rinforzo. Ma la sua fama non è tanto affidata alle opere pittoriche, quanto ad un’idea molto pratica; ovvero quella di aprire in Padova una scuola per giovani supposti valenti ai quali insegnava a muovere il pennello e a macinare colori: alcuni erano tenuti come discepoli, altri, troppo poveri per pagarsi la scuola, adottati come figli. Continua la lettura di Il Rinascimento pittorico scoprì il suo Diamante più puro ed inestimabile: il magistrale Andrea Mantegna!!

Echi imperiali e fasti longobardi per il rinnovato Museo del Duomo di Monza.

Corona Ferrea, datata IX secolo, ricca di smalti, ori e gemme preziose!

Un nuovo, emozionante Museo ipogeo per presentare, per la prima volta in modo organico, tutti i capolavori del celeberrimo Tesoro del Duomo di Monza. E’stato presentato al grande pubblico, quasi un anno fa, nel novembre 2007, dopo 10 anni di lavori durante i quali il nuovo Museo è stato scavato e realizzato sotto il complesso dell’antica Cattedrale voluta da Teodolinda, Regina dei Longobardi. A “firmare” la nuova architettura è Cini Boeri, con l’apporto, per l’immagine coordinata, di Pierluigi Cerri e di due “maghi” dell’illuminotecnica come Serena e Francesco Iannone. Continua la lettura di Echi imperiali e fasti longobardi per il rinnovato Museo del Duomo di Monza.

Il Sivigliano malinconico che flirtò con la Luce: Diego Velazquez.

Venere allo specchio

Diego Rodriguez de Silva y Velazquez, sivigliano di nascita (1599-1660), ovvero il principe dei pittori spagnoli del tardo Cinquecento e, senza dubbio, il maggiore e più nobile seguace dell’arte caravaggesca in terra iberica. Genio ardito e penetrante, un pennello fiero, un colore vigoroso, un tocco energico, che eccelse nell’imitazione della natura: non a caso nella classificazione stilistica della sua arte, viene collocato, a ragione, tra i “naturalisti” nome, che si dà a coloro che, pur senza innalzarsi all’ideale ragione della bellezza, la cercano nella natura, tal quale esiste in essa ed, aspirano unicamente a trasferirla integra nei loro quadri. Continua la lettura di Il Sivigliano malinconico che flirtò con la Luce: Diego Velazquez.

Il Profeta del Moderno che danzò con l’Antico: il geniale Giorgio de Chirico.

Ha attraversato, con una maestria creativa senza precedenti, il secolo ventesimo Giorgio de Chirico, come l’ultimo grande pittore individualista, il “pictor optimus” dall’ego smisurato e dal genio altrettanto spiccato. E’ stato capace, con la sua straordinaria vicenda artistica, a cavallo tra la realtà e il sogno, di dimostrare che l’Artista autentico può e deve seguire, tranquillamente, il filo d’Arianna della propria mente, incomprensibile ed inaccessibile per gli altri. Continua la lettura di Il Profeta del Moderno che danzò con l’Antico: il geniale Giorgio de Chirico.

La tragedia dell’Uomo che perse onore ed amore per i maneggi di Iago: l’Otello di William Shakespeare!!

La copertina di Otello di William Shakespeare.

L’“Otello” (edizione economica Feltrinelli, 125 pagine, costo 5,00 €) di William Shakespeare è, per comune consenso ed opinione popolare, da sempre, la tragedia della gelosia e, il nome del protagonista è molto spesso usato per indicare un individuo ferocemente geloso. L’impressione immediata che si riceve dalla rappresentazione o dalla lettura del mirabile lavoro, conferma in buona parte questo giudizio popolare, che però, a ben guardare dentro i caratteri psicologici dei personaggi, non soddisfa, del tutto, quei critici moderni, che basano l’interpretazione della tragedia, su uno studio esclusivamente psicanalitico delle vari attori coinvolti. Continua la lettura di La tragedia dell’Uomo che perse onore ed amore per i maneggi di Iago: l’Otello di William Shakespeare!!

Chi vuol fare trova i mezzi, chi non vuole trova le scuse!