Il Museo ha sede in un palazzo del 1462, con le sale affrescate da Francesco da Milano e la facciata da Dario da Treviso, e con la torre campanaria che reca uno dei più antichi quadranti d’orologio d’Italia. E’ situato nell’antica sede del governo della città , ha una facciata in stile tardo-gotico con al piano inferiore tre arcate a tutto sesto e al centro un poggiolo aggettante affiancato da due trifore ad ogiva polilobata gli affreschi sono di Dario da Treviso. Continua la lettura di Museo del Cenedese a Vittorio Veneto
Museo degli Zattieri del Piave
Il Museo si trova a Codissago, frazione di Castellavazzo, in provincia di Belluno un piccolo paese sulla sponda sinistra del Piave, abitato fino a qualche anno dopo la prima guerra mondiale dai costruttori e conduttori delle grandi zattere che scendevano il fiume Piave per alimentare Venezia. È stato realizzato dai nipoti e pronipoti degli antichi zattieri, che hanno voluto che non andasse dimenticata la grande opera svolta per secoli dai loro avi sul fiume, e che, unici in Italia non hanno dimenticato l’antica tecnica usata per legare i tronchi e formare grandi zattere. Continua la lettura di Museo degli Zattieri del Piave
Museo dell’Alchimista Valdenogher-Tambre
La Casa dell’Alchimista, oltre a rappresentare un caso architettonico del tutto singolare per l’edilizia storica locale, costituisce un’occasione per avvicinarsi ad una scienza empirica del passato e a una filosofia di conoscenza interiore che, ancora oggi, coinvolge e interessa il pubblico. Suddiviso in tre fasi, come le tre principali dell’Opera Alchemica, l’allestimento stimola il visitatore ad accostarsi a una materia tanto affascinante quanto multiforme. Continua la lettura di Museo dell’Alchimista Valdenogher-Tambre
Messer Palladio alla conquista di Venezia.
Diciamoci la verità : in tutta franchezza, in materia di saggistica e di critica d’arte, sul mercato abbondano testi specialistici, dal periodare complesso e dalle tematiche alquanto ostiche. Non è così per “La pietra e l’acqua” (edizioni De Bastiani, pp.50, costo 10.00 €), avvincente prova letteraria, condotta con estro e con rigore dal professor Mario Anton Orefice, austriaco d’origine ma coneglianese d’adozione, che non cede alle lusinghe del didascalismo e dell’estetica fine a se stessa. Anzi, senza pronunciamenti altisonanti, con stile brioso ed immediato, l’autore ci regala un saggio-racconto agile e piacevole, a tratti cadenzato secondo i ritmi della narrativa più ben riuscita: in particolare l’originale prologo, in cui il protagonista-narrante è lo stesso Palladio, che descrive la sua dipartita terrena. Continua la lettura di Messer Palladio alla conquista di Venezia.
Varcare la soglia…Della stanza del cuore.
Quant’è difficile il mestiere di crescere. E ancor più arduo quello di credere. Tanti, troppi ragazzi, travolti da tristi esperienze esistenziali, smarriscono il senso della fede e perdono la fiducia nel loro futuro: vivono “alla cieca”, zigzagando tra vizi ed eccessi, incuranti di frantumare ogni etica e rispetto verso di sé. E’ ciò che succede a Cristiana, inquieta protagonista, poco più che ventenne, de “La stanza del cuore” (pp. 177, edizioni Santi Quaranta, costo 11.00 €), corposa prova narrativa del vicentino Luciano Marigo, autore avvezzo a romanzi di notevole attrattiva tematica. Continua la lettura di Varcare la soglia…Della stanza del cuore.
Sinfonie paesaggistiche su San Vendemiano.
Porta il segno inequivocabile della fotografia d’eccellenza dei friulani Elio e Stefano Ciol. Il tratto garbato e colto della penna di Gian Domenico Mazzocato, autore trevigiano di rango, a cui si deve l’accurata selezione dei brani e delle citazioni, a commento del vasto apparato fotografico. Stiamo parlando del volume patinato “San Vendemiano”, pregevole pubblicazione rilegata e di grande formato, promossa ed editata dall’Amministrazione comunale sanvendemianese, quale omaggio doveroso e raffinato al fascino incantevole di questi luoghi. Continua la lettura di Sinfonie paesaggistiche su San Vendemiano.
Alla ricerca degli albori perduti: i nordestranei.
Fiumi d’inchiostro versati sulla carta stampata. Dibattiti televisivi animati e convegni accademici altisonanti, più o meno pertinenti. Innumerevoli pubblicazioni saggistiche, che dispensano spicciole e sommarie classificazioni sociologiche. Perlopiù ovvietà , sorrette dai soliti stereotipi e dai pregiudizi di facciata, che ben conosciamo e strenuamente combattiamo. Tutta questa sequela di riflessioni e d’iniziative, ossessivamente frequenti negli ultimi anni, per analizzare o meglio identificare quello strano soggetto culturale, geografico ed economico, che va sotto la definizione di Nord-Est. Continua la lettura di Alla ricerca degli albori perduti: i nordestranei.
Perdersi per ritrovarsi: “Il Selvaggio”.
“Se non ci si perde almeno una volta nella vita, non si potrà mai trovare alcunché, dentro e fuori noi stessi”. Questo, in sintesi, lo slogan più congeniale per tratteggiare il significato più profondo ed essenziale di un piccolo libro straordinario, “Il Selvaggio”, (Carabba edizioni, costo 13.50 €), opera prima del giovane scrittore coneglianese Francesco Vidotto. Un romanzo delicato ed intenso nel contempo, che, lungo le sue 166 pagine, dalla prosa asciutta ma partecipata, non smetterà di amplificare le vostre sensazioni di un coinvolgimento straziante e spontaneo, verso sentimenti in cui riconoscersi e specchiarsi, per comunanza ed appartenenza. Continua la lettura di Perdersi per ritrovarsi: “Il Selvaggio”.